Strane coincidenze o autentica vocazione?

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LA PIETAS RELIGIOSA E IL SENSO CIVICO NEGLI EVENTI STRAORDINARI VISSUTI DAI LUCANI

Sicuramente la società contemporanea sta vivendo uno dei momenti di crisi più grave che la storia ricordi, una crisi che investe tutti i settori, dall’economia alla cultura, e che -nonostante la Gente sia assetata di risposte precise per ripensare la propria vita - mette a nudo le difficoltà di ritrovare valori assoluti che possano alimentare prospettive più ottimistiche.
In tutto ciò, nel giro di pochissimi giorni, la Basilicata ha vissuto eventi straordinari - la commovente e struggente pietas religiosa dei lucani, accorsi in massa, ai festeggiamenti di San Francesco, Patrono d’Italia le cui spoglie e la Sua Figura, di immenso Amore e valore simbolico, illumineranno per un anno con l’olio santo di Basilicata; l’adesione ai temi dell’unità d’Italia e allo sviluppo tanto atteso del Mezzogiorno discussi, con fervore e senso civico, alla presenza del Presidente della Repubblica - che solo i più ingenui potrebbero pensare frutto di strane coincidenze e che in qualche modo smentiscono le voci pessimistiche enunciate in premessa e aprono uno spiraglio di luce. E, ironia della sorte, proprio in quella Lucania conosciuta, anche, come la TERRA della LUCE, che si illumina d’Umanità alle esaltanti parole del Presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo, che da Assisi, inneggia ai valori sacri dell’esistenza, sostenendo che “Oggi più che mai, la voce di riscatto è legata ai principi universali che si leveranno a scuotere ancora il mondo e perfino la nostra vita, spronandoci a lavorare per un tempo migliore, a cui sarebbe davvero colpevole non cedere la parte più ampia del nostro cuore. I Lucani lo sapranno fare, soprattutto con grandezza d’Amore e infinita Umanità.”
E come non cogliere lo spirito del tempo nella toccante omelia tenuta da S.E. Mons. Agostino Superbo il 4 ottobre 2009 proprio ad Assisi: “Siamo, qui, ai piedi del Santo per trovare, tutti insieme, nuovi motivi di speranza e nuove strade, anche inesplorate, per la costruzione di una rinnovata primavera per la Basilicata e per tutta l’Italia.
Infatti, lo sappiamo bene, i santi sono i cittadini più veri, come lo è stato il Signore Gesù nella Sua vita terrena. La santità, come meravigliosa esplosione di amore verso Dio e verso tutta l’umanità, offre le garanzie più valide e credibili per una cittadinanza autentica, per una vita spesa a servizio della dignità di ogni persona, soprattutto di coloro che, secondo al parola del Signore, Lo rappresentano (cf Mt 25,40): i poveri e gli esclusi di ogni tempo. Francesco li circondò di tenerissima cura e fu la trasparenza luminosa dell’Amore misericordioso di Dio, “il Signore amante della vita” (cf Sap 11,26).”